Sesso, droga e rock’n’roll

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Ho fatto una chiacchierata con una ragazza diciottenne, che mi ha confessato di essere molto timida. Ammetto di essere rimasto molto sorpreso, perché avevo davanti una ragazza molto loquace e in apparenza assai sicura di sé, una ragazza per giunta molto carina. Le ho chiesto come si manifestasse la sua timidezza. Mi ha risposto che si sentiva molto insicura ed era preoccupata per il fatto che alla sua età non era ancora certa se le piacessero di più le donne o gli uomini. Finora niente di sconvolgente per me, per lavoro avevo già affrontato argomenti simili con ragazzi o ragazze di quell’età.

La ragazza ha poi proseguito dicendo che la settimana precedente era andata a letto con una compagna di università prima e con il ragazzo di lei dopo, proprio nel tentativo disperato di chiarirsi le idee. Mi ha confessato di essersi trovata meglio con lui, ma di aver deciso di andare a letto con tutte e due assieme per essere sicura che la sua valutazione non fosse condizionata da prove fatte in momenti e stati d’animo diversi. “D’altronde prima di prendere una decisione bisogna fare tutte le prove”, mi ha detto, “anche lei avrà fatto una serie di esperimenti prima di trarre le sue conclusioni, no?” Aveva l’aria di una domanda, per fortuna che ha ripreso a parlare e sono riuscito a sottrarmi alla risposta.

Mi sono sentito talmente ignorante in materia che ho deciso di domandarle di insegnarmi come vanno le cose oggi in tema di sesso, chiedendole l’autorizzazione a pubblicare il pezzo che sto scrivendo. Mi ha raccontato un mondo fatto di sex roulette (una sfida fatta di rapporti sessuali consenzienti e senza protezione con sconosciuti: chi resta incinta perde; per partecipare alla gara bisogna iscriversi a una chat chiusa) e di calippo tour (sfida a colpi di rapporti orali con sconosciuti, da riprendere in video e pubblicare sui vari social network). Le ho chiesto se in vita sua ha mai provato l’ebbrezza e l’adrenalina di essere corteggiata, mi ha risposto che una volta uno ha avuto la malaugurata idea di presentarsi sotto casa sua con una rosa, finendo per essere deriso da lei e dal suo gruppetto di amiche. “Ma le sembrano cose da fare?” è stato il suo commento.

Un po’ intontito sono tornato a casa, ho digitato al computer sex roulette, per scoprire che a Roma una quattordicenne è rimasta incinta ed è avvilita per aver perso la sfida. Inutile chiederle chiarimenti sull’identità del padre, non ha la minima idea di chi possa essere.

 

Ho ripensato con nostalgia alle mie farfalle nello stomaco, all’emozione di un bacio a lungo sognato, al massimo della trasgressione per la mia generazione: sesso, droga e rock’n’roll. Per fortuna che non ho parlato di questi argomenti alla ragazza diciottenne, penso mi avrebbe scambiato per un pezzo d’antiquariato.

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C’è una fiammella di luce dentro ognuno di noi che brilla. E’ nostra responsabilità trovarla ed alimentarla: nessuno al mondo verrà mai a cercarla, semplicemente perché nessuno al di fuori di noi ne conosce l’esistenza. La nostra fiammella è unica ed inimitabile e quando la facciamo brillare diamo un senso profondo alla nostra esistenza e creiamo le condizioni affinchè anche altre fiammelle attorno a noi brillino. Amo mettere le mie competenze al servizio di chi sceglie di valorizzare la sua fiammella e di mostrare al mondo la sua luce.

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